Un’istituzione dell’enogastronomia locale e internazionale, Maurilio Garola è uno degli chef che meglio rappresentano la cucina piemontese portata ai massimi livelli. La Ciau è una vera “veranda panoramica” sui vigneti, per gustare l’alta cucina abbinata ai più grandi vini del mondo. La pluripremiata cantina del ristorante infatti contiene decine di migliaia di bottiglie, alcune delle quali estremamente rare e preziose, e il locale merita una visita già solo per ammirare questo patrimonio vinicolo. Se amate i formaggi, il carrello che vi portano al tavolo è una chicca da non perdere.
Situato in una casa di campagna ristrutturata, la Trattoria della posta è un elegante ristorante tradizionale con piatti classici langaroli preparati con materie prime eccellenti, soprattutto funghi e tartufi in stagione. Non mancano tuttavia incursioni inattese di pesce e foie gras. In estate cenate sulla deliziosa terrazza, sotto il porticato affacciato sulle colline.
Il giovane Pasquale Laera, pupillo di Antonino Cannavacciuolo, ha saputo fondere con maestria ed eleganza le sue
radici del Sud alla cucina langarola, di cui vi avevo già raccontato
qui. Sfiziosissimi i numerosi amuses-bouche di benvenuto, così come le coccole finali, tra cui sfogliatelle e babà. Molte proposte di pesce, crudo e cotto, e ricche materie prime come il tartufo bianco in autunno e inverno, il piccione, le ostriche e il foie gras. E per godersi la serata al meglio, fermatevi per la notte nelle
meravigliose camere dell’hotel 5 stelle lusso e rilassatevi nella
prestigiosa SPA il giorno successivo.
A Treiso, nel centro del paese, Profumo DiVino è un ristorante rustico con mattoni a vista e una
piacevole terrazza per pranzare all’esterno nelle giornate di sole, anche in autunno e primavera. La cucina è
creativa ed estremamente curata, basata sulla tradizione ma non solo. Da non perdere i fegatini di coniglio saltati in padella, l’uovo poché su crema di mais e i deliziosi
gnocchi bicolor di patate, serviti in diversi condimenti secondo stagionalità. Infine, la panna cotta “enamorada” è un must per concludere al meglio il pasto.
MORE E MACINE, LA MORRA
Un locale
informale ideale anche per un aperitivo con grandi vini e prodotti locali di eccellenza. Non solo ottimi formaggi e salumi, ma anche piatti tipici tra i migliori della zona, in particolare vitello tonnato, insalata russa e tajarin. Se amate le cene in
cantina, tra bottiglie, casse e mattoni e vista, chiedete di mangiare al piano inferiore. In estate è possibile cenare anche sul romantico terrazzino o nel dehors esterno.
Michelangelo Mammoliti è una delle giovani promesse culinarie delle Langhe. Preciso, elegante, delicato, quasi un artista che dipinge e scolpisce i suoi piatti. L’amore per il
mondo vegetale, abbinato a una ricerca costante delle geometrie e della
perfezione estetica della presentazione, dona una marcia in più ad ogni portata. I nomi stessi dei piatti sono tutt’altro che improvvisati: Emmental di pesce, Astrattismo omaggio a Kandinski, Umami, Sotto una coltre fiorita, per nominarne alcuni. Non resta che scoprirli uno ad uno!
Nel cuore del borgo di Castiglione Falletto, Le Torri offre una
cucina autentica, di carne e di pesce, curata con estro e bravura. Non mancano mai i
classici come il vitello tonnato, gli agnolotti, anche ripieni di fonduta, gli gnocchi al castelmagno, ma in alternativa ci sono
proposte nuove come il polpo scottato su crema di patate e mandorle e fettuccine al nero di seppia. Possibilità di cenare anche all’esterno con vista sul panorama vinicolo.